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Gli incredibili orologi Concept di Audemars Piguet

Quando il primo Richard Mille non era che una scintilla nell’occhio del suo creatore e Hublot un adolescente alla ricerca del suo posto nel mondo, Il Royal Oak di Audemars Piguet si era già imposto come l’orologio di prestigio “alpha” per eccellenza.

Poi, è entrato in scena il suo fratellino, l’Offshore. Ancor più massiccio dell’originale Royal Oak, con una vasta gamma di colori e una marcata sofisticazione sportiva, è diventato un must per rapper e atleti di prima fascia con polsi dalle circonferenze gargantuesche.

Il nuovo arrivato Richard Mille, lanciato nel 2000 con l’assistenza di Audemars Piguet, e l’Hublot, sotto la guida di Jean Claude Biver, hanno quindi rincarato la dose con design più grandi e un acciaio quantomai sfacciato.

Perciò, quando è arrivato il momento di rivisitare l’estetica del Royal Oak in chiave più moderna in occasione del suo 30º anniversario nel lontano 2002, cos’altro poteva fare AP se non flettere i muscoli e reclamare ancora una volta il suo trono?

Ed è quello che ha fatto con i suoi orologi sperimentali della linea Concept…

Una piattaforma per la creatività

La serie Concept di Audemars Piguet, che loro stessi descrivono come una “piattaforma per la creatività”, ha visto il marchio abbracciare l’alta orologeria del 21º secolo tramite una varietà di materiali tecnici, design high-tech – conservando l’essenza del Royal Oak, ovviamente – e movimenti ultramoderni.

A parte quanto detto, quali altre caratteristiche definiscono la linea Concept?

Invece dell’acciaio del Royal Oak – che, non dimentichiamocelo, fu rivoluzionario all’epoca del suo lancio, trattandosi di un materiale non convenzionale per un orologio di prestigio – gli orologi Concept presentano perlopiù casse leggere in titanio con ghiere e corone in ceramica. La forma originale della cassa è al tempo stesso esagerata e sagomata, con le alette che scorrono senza soluzione di continuità sul cinturino integrato.

Nel complesso, l’aspetto è più slanciato e futuristico, con quadranti scheletrici o quasi. I fondelli aperti, nel frattempo, rivelano i movimenti con dei componenti che fanno uso a loro volta di titanio e ceramica.

Alti e possenti

Sono inoltre molto più grandi. La maggior parte delle casse dei Royal Oak e degli Offshore misura fra i 37 mm e i 42 mm. Gli orologi Concept presentano generalmente diametri di 44 mm con casse alte fino a 16,1 mm, guardando dall’alto in basso i già spessi Royal Oak.

Francamente, le dimensioni di questi orologi sarebbero adatte a dei pugili dei pesi massimi – così come il costo, alla portata di personaggi del calibro di Tyson Fury e pochi altri.

I prezzi degli orologi Concept sono spesso comunicati “su richiesta” – presumibilmente per limitare gli infarti. Ma nel 2014, il Tourbillon Concept GMT – soprannominato “Stormtrooper” per via del suo schema monocromatico – è stato messo in vendita a 214.200 $, mentre il prezzo del Black Panther Flying Tourbillon, rilasciato quest’anno in collaborazione con Marvel, si aggira intorno ai 170.000 $.

Concetti e complicazioni

Indubbiamente, gli orologi Concept tirano fuori il meglio di Audemars Piguet. Il marchio, dopotutto, appartiene alla “Sacra Trinità” dell’industria orologiera, insieme a Patek Philippe e Vacheron Constantin. Hanno una formidabile reputazione da difendere, e ciò implica produrre orologi con le complicazioni tecnicamente più avanzate.

Queste includono tutto ciò che va dalle funzioni GMT ai tourbillon volanti, ma uno dei modelli unici più acclamati è il Concept RD#1 Minute Repeater Tourbillon Chronograph, l’orologio dai rintocchi più potenti mai creato, che possono essere uditi fino a 15 metri di distanza.

Il marchio ha trascorso otto anni a perfezionare l’orologio nel loro Laboratorio Acustico, specializzato nella produzione di suoni sublimi per l’orologeria. Ed è la prosecuzione di una consolidata tradizione.

Curiosamente per un marchio famoso per le sue casse pesanti, detiene il record per l’orologio a una ripetizione al minuto più piccolo del mondo, realizzato nel lontano 1912. Inoltre, a un certo momento del 19º secolo, il 75 percento degli orologi prodotti da Audemars Piguet erano “minute repeater”.

Non si bada al risparmio neanche sugli elementi ornamentali. Nel Concept Black Panther Flying Tourbillon, il quadrante è dominato da una miniatura di Black Panther magnificamente scolpita nell’oro bianco.

Questo piccolo dettaglio mozzafiato viene realizzato da un artigiano che prende la forma tagliata a laser di Panther e la cesella a mano prima di consegnarla a un artista per la verniciatura, facendone risaltare la tridimensionalità con degli effetti di luce. L’intero processo richiede circa 30 ore e una squadra di otto persone dedite a creare queste miniature, per un totale di appena 250 orologi prodotti.

Sempre all’avanguardia

Naturalmente, starete pensando che tutti questi design futuristici e materiali non convenzionali non siano più tanto all’avanguardia oggi, considerando che sulla scena ci sono gli eccentrici MB&F e Greubel Forsey. Ma ricordiamoci che Audemars Piguet ha lanciato la sua linea Concept quando ancora questi marchi non esistevano.

Il mondo dell’orologeria nel 2002 era paralizzato in una stasi estetica e le principali e più consolidate maison osavano davvero poco, preferendo generalmente un approccio assai convenzionale.

Con la creazione della sua linea Concept, Audemars Piguet ha preso in un certo senso il testimone un tempo portato dal leggendario designer del Royal Oak Gerald Genta, cogliendo di sorpresa il settore con un orologio sportivo in acciaio, rivoluzionario e altamente costoso.

La reputazione di Audemars Piguet quale precursore di tendenze difficili da seguire rimane, almeno per il momento, intatta.

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