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In evidenza: Rolex, Omega, TAG Heuer, Breitling e Cartier a confronto

Stiamo confrontando non due, non tre, ma ben CINQUE dei più famosi marchi di orologi svizzeri, in una gara di gladiatori che entusiasmerebbe un imperatore romano assetato di sangue. Quale di questi guerrieri dell'orologeria rimarrà in piedi dopo che avremo scrupolosamente considerato tutto, dalla qualità allo status iconico?

La storia

Sapevi che Cartier ha un anno in più di Omega? È vero che era prima di tutto una maison di gioielli, ma il suo patrimonio orologiero merita rispetto. Anche agli inizi, quando non produceva i propri movimenti, si riforniva dai migliori marchi come Jaeger-Lecoultre.

Il modello Santos, creato nel 1904 per Alberto Santos-Dumont, pioniere dell'aviazione che spesso si vedeva fluttuare sopra lo skyline di Parigi con una delle sue bizzarre invenzioni simili a palloncini, è stato uno dei primi orologi da polso prodotti commercialmente.

Naturalmente, l'aviazione ha avuto un ruolo ancora più importante nella storia di Breitling. Fornitore ufficiale della Royal Air Force negli anni Trenta, ha creato il cronografo Navitimer: il primo orologio da polso svizzero nello spazio. Inoltre - diciamolo sottovoce in presenza di Omega e Rolex - James Bond si è davvero dato alla macchia e ha indossato un Breitling nel film Thunderball del 1965. In effetti, di tutti e cinque i marchi, solo Cartier non è mai stato visto al polso di James Bond.

Omega ha provocato l'invidia dei marchi di orologi di tutto il mondo quando il suo Speedmaster è diventato il primo orologio a essere indossato sulla luna. Senza dubbio il fondatore di Rolex, Hans Wilsdorf, avrebbe venduto un rene per poter rivendicare questa storica impresa per il proprio marchio. Omega è un prolifico produttore di orologi da decenni e ha messo a segno un altro grande colpo di marketing quando è diventato il primo orologio ufficiale di James Bond a metà degli anni Novanta.

È anche il cronometrista ufficiale dei giochi olimpici, un vanto che non può non irritare i rivali di TAG Heuer, i quali un tempo occupavano questo ruolo grazie alla loro reputazione di cronometri di grande precisione e di cronografi da corsa.

Non c'è dubbio che TAG Heuer (ex Heuer) abbia partecipato ad alcuni momenti cruciali dell'orologeria sin dalla sua nascita nel 1860.

E poi c'è Rolex, arrivata tardi nel 1908 (o nel 1905, se si considera il periodo di Wilsdorf e Davis), ma che ha recuperato in fretta sotto la guida accorta del cofondatore Hans Wilsdorf. Le pietre miliari della tecnica e la partecipazione a imprese da record, come la spedizione sull'Everest del 1953, hanno consacrato il marchio tra le eccellenze nel giro di mezzo secolo.

Qualità

La decisione di Omega di dotare i suoi movimenti dell'ingegnoso scappamento coassiale di George Daniel nel 1999 ha dato al marchio importanti diritti di vanto tecnico, e la maggior parte dei suoi orologi sono ora cronometri master certificati dal METAS per un maggior livello di precisione.

A differenza di Rolex, che ora produce tutti i suoi movimenti in-house, TAG Heuer e Breitling continuano a utilizzare calibri Sellita ed ETA in alcuni dei loro orologi, mentre Cartier ha fatto enormi passi avanti dal punto di vista tecnico da quando la sua casa madre Richemont SA ha rilevato gli impianti di produzione della manifattura Roger Dubuis nel 2007.

Cartier ha prontamente rilevato un atelier all'interno della struttura e vi ha insediato numerosi maestri orologiai altamente qualificati che hanno conferito alla maison un'aura magica di alta orologeria.

Tra tutti questi marchi, se sei alla ricerca di qualcosa di speciale, ad esempio un tourbillon volante in oro bianco, è a Cartier che ti rivolgerai senza dubbio. Ma per un orologio ordinario, qualcosa di duraturo, in acciaio, che ti accompagnerà per decenni, gli storici orologi da polso di Rolex e Omega hanno ancora tutte le carte in regola, dalla finezza della lucidatura della cassa alla robustezza del bracciale.

Fattore cool

Una decina d'anni fa, Breitling era cool come una Volvo. La tavolozza dei colori era tristemente monocromatica e le dimensioni delle casse sembravano essere disponibili solo in versione grande ed extra-large. Tuttavia, grazie a modelli come il rinnovato Superocean e la linea Premier Heritage, ha ricevuto un gradito aggiornamento di stile contemporaneo.

Metti qualche giovane ambasciatore ben scelto e improvvisamente non è più l'orologio che lo zio amante del rugby indossa quando si incontra con i suoi vecchi amici dell'esercito.

La serie di cronografi da corsa di TAG Heuer, come il Monaco e il Carrera, conferisce al marchio grande credibilità. Tuttavia, è improbabile che fan famosi come il compianto Steve McQueen avrebbero approvato il cronografo tourbillon con Super Mario. Sforzarsi troppo è l'antitesi del cool.

Non siamo sicuri che Omega sia mai stato un marchio cool, ma continua a produrre singoli modelli di grande qualità. La rinascita del Ploprof ci ha ricordato un'epoca in cui le casse degli orologi subacquei erano spudoratamente giganti. Mentre la linea Seamaster continua a creare meraviglie che ricordano il periodo di massimo splendore degli anni '50, come il Railmaster.

E se indossi uno Speedmaster di qualsiasi tipo, riceverai sempre un cenno di approvazione da parte dei tuoi amici appassionati di orologi. Significa andare a colpo sicuro.

Sempre a metà tra il classico e il cool, c'é il marchio Cartier. I suoi orologi sono dei classici, mentre le persone che li indossano sono cool. Rodolfo Valentino, Muhammad Ali, Keith Richards, Jackie Onassis: tutti hanno indossato orologi Cartier, associando icona a icona. È uno dei pochi orologi che una nonna novantenne potrebbe tramandare al nipote ventenne senza che questi si rechi subito al banco dei pegni.

E qualunque cosa si pensi di Rolex, non si può dire che non sia un marchio cool. La sua aria di reticenza, l'irritante inarrivabilità di alcuni modelli e il nome stesso - privo di significato ma memorabile - si combinano per formare uno dei marchi di lusso più affascinanti e cool mai creati.

Stato iconico

Insieme, questi marchi hanno prodotto più orologi iconici di quante chiavi abbia un carceriere, rendendo iconici i nomi stessi. Molti di questi orologi sono così radicati nella nostra coscienza che possiamo riconoscerli dalla sola forma della cassa o dal loro logo: le ali di Breitling, ad esempio, o la corona di Rolex.

TAG Heuer gode sicuramente di uno stato iconico grazie al suo legame con i giorni di gloria dell'automobilismo sportivo, quando l'attore Steve McQueen indossava un modello Monaco nel film Le Mans. Breitling deve la sua aura iconica anche a un modello in particolare: il già citato Navitimer. Ma un vero e proprio sbarco sulla luna supera una semplice orbita, e così lo Speedmaster di Omega potrebbe essere l'orologio più iconico di tutti. Anche il Seamaster, ormai parte integrante dei film di James Bond al pari dei gadget e dei Martini, è in lizza per lo status di icona.

Rolex vanta anche una serie di segnatempo leggendari, sia per i modelli molto copiati, sia per le missioni mortali in cui molti orologi sono stati coinvolti e per le celebrità che li indossano. Il Daytona, poco venduto al momento del lancio, è diventato un orologio iconico solo da quando Paul Newman ne ha indossato uno sulla copertina di una rivista italiana. Ora è l'orologio da polso più costoso mai venduto. E Cartier ha certamente la pretesa di essere il marchio di lusso più iconico di sempre. Il re Edoardo VII disse che è "Ilgioiellieredei re e il re dei gioiellieri", e il fatto che così tanti membri della famiglia reale in tutto il mondo indossino orologi Cartier significa che questo vale anche per i suoi segnatempo.

Valore

Pochi descriverebbero Rolex come un prodotto di grande valore. Un Oyster Perpetual in acciaio, che non fa altro che indicare l'ora, vale davvero dieci volte di più di un Seiko che fa esattamente la stessa cosa? Non esattamente, ma un Seiko non aumenta il suo valore di mercato appena uscito dalla boutique.

Il marketing e i costanti e discreti miglioramenti apportati agli orologi (tipi di acciaio più resistenti, inserti della lunetta a prova di sbiadimento) non giustificano tali prezzi, ma la forza inarrestabile di Rolex è più potente che mai ed è per questo che la sua Corona rimane costante, come la pelata di Re Carlo.

Un tempo TAG Heuer era probabilmente il marchio leader al mondo per il cronometraggio sportivo. I suoi primi cronometri erano leggendari e negli anni Sessanta ha lanciato una gamma di cronografi da corsa che ancora oggi costituiscono il cuore delle sue collezioni. Questi cronografi, caratterizzati dal Monaco, si trovano oggi per lo più nella fascia alta del catalogo TAG Heuer, ma anche la versione entry-level, solo tempo, del Carrera offre un buon valore. I movimenti di questi orologi possono essere acquistati esternamente e modificati, ma si tratta di un vero e proprio marchio storico che continua a essere all'altezza del suo nome: Techniques d'Avant Garde Heuer.

Il Monaco V4 o il Carrera Mikrograph sono la prova che TAG Heuer è ancora in grado di creare momenti straordinari.

Rispetto al suo grande rivale, Rolex, Omega sembra avere un buon rapporto qualità-prezzo, anche se i lettori statunitensi potrebbero non essere d'accordo. Nel 2023 ha aumentato i prezzi dell'otto per cento negli States e del due per cento altrove. Eppure il prezzo medio del suo orologio subacqueo di punta, il Seamaster, è ancora notevolmente inferiore a quello di un Submariner in acciaio. Inoltre, disponde dell'eccellente movimento cronometro master coassiale e possibilmente un fondello ben inciso o da esposizione, cosa che Rolex non è in grado di fare.

Se hai intenzione di venderlo, non aspettarti di realizzare un profitto (ci sono delle eccezioni), ma almeno non dovrebbe aver bisogno di una manutenzione così frequente come un Rolex grazie allo scappamento coassiale. Questo conterà pure.

E che dire di Breitling, un marchio che è fiorito dopo la sua acquisizione nel 2017 da parte di un gruppo di investimento? Le collezioni rinnovate, come il Superocean, costano ora molto di più dei loro predecessori, ma si aggirano ancora intorno alla soglia accettabile dei 5.000 dollari. E un Navitimer con bracciale in acciaio? Un po' meno di un Daytona, nonostante un Navitimer tipico offra di più in termini di funzioni e di storia illustre.

Considerando il suo status iconico, le sue specifiche e un design più fedele all'originale rispetto al Daytona, il Navitimer è senza dubbio uno dei migliori cronografi al di sotto dei 10.000 dollari.

Cartier, invece, non è un marchio che ha orologi ricchi di funzioni, a parte i suoi pezzi Grande Complication di fascia alta. Ma si tratta di una casa orologiera (e di una maison di gioielli) di fama mondiale che non fa sconti.

Design classico, metalli preziosi, raffinatezza dalla cassa alla chiusura e un nome intramontabile come uno smoking: un prodotto Cartier sarà sempre un oggetto molto ambito. Cosa che non si può dire, ad esempio, di un Richard Mille.

Un Santos o un Tank in acciaio nuovi, intorno ai 5-6 mila dollari, sono sicuramente molto convenienti, mentre sono numerosi i modelli usati a prezzi ottimi.

Conclusione

In primo luogo, ormai avrai capito che Rolex è il vincitore. È sempre così, ma chi altro rimarrà ancora in piedi dopo che si sarà depositato il polverone? Noi puntiamo su Omega e Cartier, mentre TAG Heuer e Breitling rimangono in disparte ammaccati e malconci, dopo aver combattuto strenuamente.

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